Kirk DeMicco, Brandon Jeffords - USA 2021 - 98’

Vivo, un kinkajou, e il suo anziano proprietario Andrés sono accomunati dalla stessa passione per la musica e suonano quotidianamente nella piazza de L'Avana. Quando Andrés verrà chiamato a Miami dal suo grande amore, la famosissima cantante Marta Sandoval che lo invita al suo ultimo concerto, a Vivo verrà affidato il delicatissimo compito di portare all'amata una canzone speciale. Un brano tra le cui righe si legge il messaggio amoroso di lui. Ma come può raggiungere da solo la lontanissima Miami? Ad aiutarlo sarà una ragazzina di nome Gabi, un'adolescente che non si separa mai dal suo energico tamburo, che affronterà assieme all'amico peloso tante avventure emozionanti.

Kinkajou: Cercoletto, un piccolo mammifero della famiglia dei procioni

Il cercoletto misura 81 – 113 cm di lunghezza (dei quali 39,5 - 55,5 sono costituiti dalla coda) e pesa 1,8 - 4,6 kg[3]. Si differenzia da tutti gli altri Procionidi per la sua coda prensile, lunga pressappoco quanto il resto del corpo e rivestita uniformemente di un corto pelo; essa è rotonda in sezione trasversale e si rastrema gradualmente procedendo verso l'estremità. Il cercoletto ha inoltre il capo arrotondato, con il muso smussato all'estremità anteriore, le orecchie piccole e arrotondate, gli occhi sporgenti, con pupille rotonde e l'iride castano-bruna; il tronco allungato è sorretto da arti brevi e robusti; le dita sono unite da una membrana fino a un terzo della loro lunghezza, e sono armate da aguzzi artigli ricurvi.

Approfondimento

La musica è il filo conduttore della pellicola, configurandosi come il perno intorno al quale ruotano sia le azioni dei personaggi, sia la comunicazione intradiegetica ed extradiegetica. Vivo riesce ad esprimersi attraverso la musica e le sue canzoni, e queste ultime sono il motore che fa andare avanti l’avventura del film. Ma, al contempo, le canzoni sono anche le intersezioni che mandano avanti tutta la costruzione narrativa, che viene veicolata principalmente dall’animazione che fa da padrone ai numeri musicali.
La componente narrativa è, dunque, supportata e talune volte superata da quella estetica, che non solo si configura come la punta di diamante di questo film, manifestando quella direzione che ormai il cinema d’animazione in cgi intende percorrere dalla sua nascita: il fotorealismo grafico. Meravigliosi sono infatti i fondali e gli sfondi, costruiti molto bene proprio in quest’ottica e amalgamati in modo molto accattivante con i personaggi che vi si muovono all’interno: le pittoresche strade dell’Avana, le frenetiche vie di Miami, tutto è ricostruito seguendo determinate impostazioni scenografiche, supportate anche dalla gamma di colori ben calibrata. (Martina Vita)